Mimmo Paladino
Roma 2 maggio 2012
“Ritratti senza tempo”
Ritratti senza tempo quelli eseguiti da Antonio Finelli.
Senza tempo perché ci si ritrova la ricercatezza della ritrattistica dei volti ravvicinati e veri del Fayoum, la raffinatezza della resa dei particolari della pittura del Rinascimento che ha già conosciuto il gusto Fiammingo e, soprattutto interiorità indagata e rispettata dell’ Ottocento.
Finelli con segno deciso indaga, illumina con la sapienza della pratica i particolari di capelli imbiancati ed epidermidi rugose e vere, ma cela ciò che di quelle persone non vuole dirci.
Non contestualizza, non descrive mai; a noi arrivano i loro sguardi e i loro sorrisi, ci lascia il compito di vedere in quei visi chi vogliamo, di rifletterci in quei volti suoi e di tutti.
Disegni che sono istantanee fotografiche ritagliate ed essenziali, rese da un tratto pittorico difficile da rendere con la tecnica a matita mantenendo un segno così pulito.
Non copia dal passato ma viene da quel passato, meglio da quella pratica accademica che è ancora propria del passato ma che serve anche quando l’ artista se ne libera.
Finelli, ad osservare quei lavori in sequenza se ne è liberato e non scalpita per entrare nella contemporaneità, non imita. Disegna.
Mimmo Paladino per Antonio Finelli